Diario cinematografico

Ottanta anni fa l’Italia era in guerra, divisa fra l’occupazione nazifascista e la lenta liberazione del territorio iniziata con lo sbarco in Sicilia. 
Il 1944 è un anno cruciale per la Seconda guerra mondiale. Per l’Italia è anche un anno dolorosissimo, denso di eventi, di lotte, di stragi ed eccidi, che il cinema ha narrato con efficacia e attenzione storica, sia con film a soggetto fin dall’epoca neorealista, sia con i documentari.
Le violente rappresaglie dei tedeschi; la Resistenza; i bombardamenti; ma anche la fame e il freddo, le separazioni forzate, le deportazioni e le molte perdite sono tutti eventi che segnano l’anno. Ma il 1944 è anche un anno di svolta per le sorti del conflitto, dell’inizio della sua fine, e quello in cui coloro che lottano e che resistono iniziano anche a pensare al futuro.
L’Archivio nazionale cinematografico della Resistenza propone una rassegna che, con un appuntamento al mese, restituisce tramite i film il succedersi degli eventi che hanno segnato la nostra storia e il nostro immaginario e che hanno portato alla Liberazione.

 

 

paisaRoberto Rossellini
Paisà
(Italia 1946, 125’, HD, b/n)

Il film racconta in sei episodi l’avanzata delle truppe alleate in Italia, dallo sbarco della flotta anglo-americana in Sicilia la notte del 10 luglio 1943 all’inverno 1944, sul delta del Po, pochi mesi prima della fine della guerra. Girato tra gennaio e giugno del 1946, presentato a Venezia lo stesso anno, Paisà fu ideato in collaborazione con le forze alleate (grazie ai rapporti stabiliti da Roberto Rossellini durante la lavorazione di Roma città aperta) con il fine di illustrare la campagna della Quinta Armata e la vita degli americani in Italia, ma finì per allontanarsi notevolmente dal progetto originario.

Mer 11, h. 17.30 – Il film sarà introdotto da Paola Zeni (Università di Torino)